Olio d’oliva: caratteristiche nutrizionali e benefici
L’olio extravergine di oliva viene spremuto a freddo ed ha un valore di acidità libera (stimata in base all’acido oleico), non superiore all’1%. L’olio di oliva vergine può avere livelli di acidità che non superano il 2%, l’olio di oliva corrente tra il 2% e il 3,3%, l’olio di oliva lampante superiore al 3,3%, ma non è ammesso alla vendita.
Caratteristiche nutrizionali
E’ possibile fare un’analisi delle caratteristiche nutrizionali dell’olio di oliva ci confrontandolo il burro. Le calorie di questi due alimenti sono molto simili, in quanto sono grassi quasi allo stato puro e quindi per lo più idrofobici. Le maggiori differenze, al contrario, sono quelle che riguardano i nutrienti, e ciò si spiega perchè hanno una diversa origine.
L’olio d’oliva infatti è un alimento vegetale mentre il burro animale. Questa caratteristica fa in modo che il burro contenga specificatamente acidi grassi saturi, al contrario dell’olio d’oliva che è particolarmente molto ricco di un acido grasso monoinsaturo, l’acido oleico. Tra l’altro l’olio di oliva ha anche buone concentrazioni di altri nutrienti utili al nostro organismo. Quelle più rilevanti sono: Vitamina A, vitamina E, oleuropeina e oleocantale.
Consumare con regolarità olio d’oliva fa sì che si abbia una serie di benefici per il nostro organismo. In modo maggiore sono molto importanti le proprietà antiossidanti che caratterizzano questo alimento. Tutto questo consente di contrastare i radicali liberi e rallentare l’invecchiamento delle cellule. Tra l’altro, previene anche le malattie cardiovascolari grazie sopratutto all’elevata percentuale di acidi grassi monoinsaturi.
Tra i vantaggi dell’olio di oliva c’è anche quello molto importante esercitato sulla pressione arteriosa: aiuta ad abbassare i livelli di pressione. Per i soggetti che soffrono di ipertensione è infatti un alimento molto consigliato. Inoltre, tramite le sue caratteristiche benefiche ed alla vitamina E, fa molto bene alla pelle e contrasta le rughe.
Come conservare l’olio extravergine di oliva
Dopo aver acquistato il nostro olio extravergine di oliva, che utilizzerai per condire le tue pietanze, sappi che la sua conservazione è molto importante per far sì che le particolarità e peculiarità rimangano inalterate.
I principali elementi che possono alterare l’olio di oliva sono questi tre: luce, calore e ossigeno. Pertanto, anche le maggiori regole che ti permettono di conoscere come conservare l’olio extravergine di oliva, sono che tre:
- Non conservare l’olio vicino a fonti di calore:
La temperatura ottimale per conservare l’olio extravergine di oliva, pertanto, è tra i 12 e i 18°C, ragione per cui è altamente consigliabile non tenere l’olio di oliva a temperature troppo alte o troppo basse. - Proteggilo dalla luce:
Utilizza contenitori opachi o scuri utilizzando, ad esempio, bottiglie di vetro scuro. - Non far entrare l’ossigeno:
Una delle principali cause dell’alterazione dell’olio di oliva è l’ossidazione che può essere evitata chiudendo immediatamente dopo l’utilizzo le lattine o le bottiglie.
In che modo si produce l’olio extravergine di oliva
Nel processo di produzione dell’olio extravergine di oliva, i frutti vengono trattati unicamente con processi meccanici iniziando dalla pulizia dalle foglie e dal lavaggio, utili a rimuovere polvere e corpi estranei.
Si passa successivamente alla frangitura per ridurre al minimo i frutti nella pasta di olive che viene poi mescolata per parecchio tempo tramite la gramolatura, favorendo così la fuoriuscita delle gocce di olio.
Infine gli ultimi processi, molto importanti, sono le operazioni di estrazione, che divide i residui solidi, e la centrifugazione, che rimuove l’acqua e rende l’olio più limpido.
L’olio extravergine, per definirsi tale, deve passare un esame chimico e un’analisi molto attenta dell’assaggiatore che deve coglierne eventuali difetti e pregi, distinguendo solo quelli che hanno determinate caratteristiche organolettiche.