Come conservare l’olio extravergine di oliva
Dopo aver acquistato il nostro olio extravergine di oliva, che utilizzerai per condire le tue pietanze, sappi che la sua conservazione è molto importante per far sì che le particolarità e peculiarità rimangano inalterate.
I principali elementi che possono alterare l’olio di oliva sono questi tre: luce, calore e ossigeno. Pertanto, anche le maggiori regole che ti permettono di conoscere come conservare l’olio extravergine di oliva, sono che tre:
- Non conservare l’olio vicino a fonti di calore:
La temperatura ottimale per conservare l’olio extravergine di oliva, pertanto, è tra i 12 e i 18°C, ragione per cui è altamente consigliabile non tenere l’olio di oliva a temperature troppo alte o troppo basse. - Proteggilo dalla luce:
Utilizza contenitori opachi o scuri utilizzando, ad esempio, bottiglie di vetro scuro. - Non far entrare l’ossigeno:
Una delle principali cause dell’alterazione dell’olio di oliva è l’ossidazione che può essere evitata chiudendo immediatamente dopo l’utilizzo le lattine o le bottiglie.
In che modo si produce l’olio extravergine di oliva
Nel processo di produzione dell’olio extravergine di oliva, i frutti vengono trattati unicamente con processi meccanici iniziando dalla pulizia dalle foglie e dal lavaggio, utili a rimuovere polvere e corpi estranei.
Si passa successivamente alla frangitura per ridurre al minimo i frutti nella pasta di olive che viene poi mescolata per parecchio tempo tramite la gramolatura, favorendo così la fuoriuscita delle gocce di olio.
Infine gli ultimi processi, molto importanti, sono le operazioni di estrazione, che divide i residui solidi, e la centrifugazione, che rimuove l’acqua e rende l’olio più limpido.
L’olio extravergine, per definirsi tale, deve passare un esame chimico e un’analisi molto attenta dell’assaggiatore che deve coglierne eventuali difetti e pregi, distinguendo solo quelli che hanno determinate caratteristiche organolettiche.